Giurista e patriota italiano. Dopo aver esercitato come avvocato e magistrato,
nel 1848 fu eletto deputato al Parlamento. Con la restaurazione borbonica fu
esonerato dalla carica di giudice della corte criminale e arrestato per aver
fondato con L. Settembrini e altri patrioti la setta della
Unità
Italiana. Condannato al carcere duro, fu amnistiato nel 1859. Dopo la caduta
dei Borboni (1860) venne eletto deputato (1861-65), poi senatore (1865), e fu
presidente di sezione di Cassazione a Napoli (Montoro Inferiore, Avellino 1814 -
Torre del Greco, Napoli 1885).